Cumbia Villera

La cumbia villera è un sottogenere della cumbia che ha avuto origine in Argentina alla fine degli anni ’90 e che si caratterizza per i suoi testi più diretti che riflettono la vita e le difficoltà dei quartieri più poveri (villas, da cui villeros) di Buenos Aires e di altre aree urbane.
Questo genere ha un forte impatto culturale e sociale nella vita di tutti i giorni di molte persone, sebbene sia emersa durante il periodo della crisi economica argentina della fine degli anni ’90.
La cumbia villera è un modo per gli abitanti delle “villas miseria” di esprimere le loro frustrazioni, le loro speranze e le esperienze quotidiane attraverso la musica.

I primi gruppi di cumbia villera sono stati Yerba Brava, Damas Gratis, Los Pibes Chorros.
Elementi distintivi della cumbia villera sono le tastiere elettroniche, i sintetizzatori, i keytars e la batteria elettronica, insieme agli strumenti tradizionali della cumbia come il güiro e le percussioni.
Il ritmo è generalmente semplice e ripetitivo, molto ballabile ed i testi sono spesso crudi ed espliciti, trattando temi come criminalità, uso di droghe, violenza della polizia, amore e vita quotidiana delle villas.

La cumbia villera ha creato un senso di identità e di solidarietà tra i suoi sostenitori che si percepisce nei concerti caratterizzati da una grande energia ed un forte spirito comunitario.

Nel tempo, la cumbia villera ha influenzato ed è stata influenzata da altri generi, tra cui il reggaeton, il rock e persino la musica elettronica. Il suo stile diretto e la focalizzazione tematica hanno ispirato artisti in altri paesi latinoamericani, portando a movimenti musicali simili in luoghi come il Cile e il Perù.

La cumbia villera è un genere potente ed evocativo che continua a svolgere un ruolo vitale nel panorama musicale e culturale dell’Argentina. Serve come testimonianza della resilienza e creatività delle comunità che affrontano le avversità, trasformando le loro esperienze in una forma vibrante e avvincente di espressione musicale.